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Archives for Fisco e Tributi

Detraibilità sui carburanti

Per gli acquisti sono validi tutti gli strumenti diversi dal denaro contante

Secondo le previsioni della legge di Bilancio 2018 (articolo 1, comma 927, legge 205/2017), infatti, a partire dal 1° luglio 2018, per poter beneficiare delle deduzioni e delle detrazioni fiscali sugli acquisti di carburanti e lubrificanti è necessario utilizzare forme di pagamento tracciabili.

In linea con tale previsione normativa, il provvedimento di oggi individua, fra gli strumenti idonei ai fini della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto: gli assegni bancari e postali, circolari e non, nonché i vaglia cambiari e postali e i mezzi di pagamento elettronici, fra cui l’addebito diretto, il bonifico bancario o postale, il bollettino postale, le carte di debito, di credito e prepagate.

Gli stessi mezzi di pagamento, si legge nel provvedimento, sono validi ai fini della deducibilità della spesa.

Per mantenere l’attuale operatività, inoltre, si potranno continuare a usare le carte previste nei contratti di “netting”, dove il gestore dell’impianto si obbliga verso la società petrolifera ad effettuare cessioni periodiche o continuative nei confronti dell’utente il quale utilizza per il prelievo, un sistema di tessere magnetiche rilasciate dalla società. Rimangono valide anche le carte (ricaricabili o meno) e i buoni che permettono al cessionario l’acquisto di carburante con la stessa aliquota Iva.

L’utilizzo di questi strumenti è possibile solo se i rapporti tra il gestore dell’impianto e la società petrolifera sono regolati con gli strumenti di pagamento individuati dal provvedimento.

Fonte Fisco Oggi 
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Modello 730/2018: Quali sono i documenti?

Il Modello 730 è il modulo fiscale da compilare per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati. E’ possibile utilizzare questo modello per dichiarare le seguenti tipologie di reddito:

  • Redditi di lavoro dipendente;
  • Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • Redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • Redditi di capitale;
  • Redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la Partita Iva;
  • Altri redditi;
  • Alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.

Scadenza
Il Modello 730/2018 si potrà consegnare integrato entro il 24 luglio. In ogni caso è bene monitorare le scadenze fiscali sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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IRPEF IRES IRAP – Scadenza versamenti dichiarazione redditi 2018

La nuova scadenza Ires, Irap, e Irpef, in vigore dal 2017, per quanto concerne la prima rata, ovvero, del saldo anno precedente e primo acconto sull’imposta dei redditi, è il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione dei redditi.

Le nuove scadenze fiscali versamento Irpef Ires e Irap ossia delle tasse derivate dal modello Redditi 2018, riguardano solo il saldo + acconto entro il 30 giugno 2018 che cadendo di sabato fa slittare la scadenza al 2 luglio 2018 mentre per il versamento del secondo o unico acconto, la scadenza rimane sempre entro il 30 novembre senza possibilità di rateizzazione.

La prima rata con scadenza 30 giugno slitta a lunedì 2 luglio 2018: si paga il saldo anno 2017 + eventuale acconto 2018.

In caso di mancato o ritardato pagamento, è possibile sanare la violazione versando quanto dovuto entro i successivi 30 giorni. In questo caso, è prevista però la maggiorazione dello 0,40%.

Per riassumere cosa si paga entro il 2 luglio 2018? Il saldo 2017 e l’eventuale primo acconto Irpef Ires Irap 2018, che può essere tra l’altro rateizzato fino ad un massimo di 6 rate mensili da giugno a novembre.

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Scadenze fiscali settembre 2017

Questa è la sintesi:

lunedì 18 settembre 2017

  • spesometro primo semestre (con tutta probabilità arriverà la proroga ufficiale)
  • comunicazioni trimestrali delle liquidazioni periodiche IVA
  • versamento IVA di competenza agosto 2017
  • versamento ritenute alla fonte a titolo d’acconto
  • versamento rate Dichiarazione dei Redditi 2016 titolari di Partita IVA

 lunedì 25 settembre 2017

  • obbligo mensile INTRASTAT

 lunedì 2 ottobre 2017

  • versamento rate Dichiarazione dei Redditi 2016 non titolari di Partita IVA
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Saldo e acconto imposte: le nuove scadenze dal 2017

irpefDal 2017 cambiano le scadenze per il saldo e l’acconto delle imposte dovute dai contribuenti. Quanto detto è frutto della misura contenuta nel Decreto Fiscale n. 193/2016 nella sua formulazione della conversione in legge.

Per l’IMU e la TASI nulla cambia. Dunque, anche per il 2017:

  • l’acconto va versato entro il 16/06;
  • il saldo va versato entro il 16/12.

Per IRPEF, IRES, ecc

  • il saldo 2016 scadrà il 30/06/2017 (o successivi 30 giorni con maggiorazione dello 0,40%);
  • il I° acconto 2017 scadrà il 30/06/2017 (o successivi 30 giorni con maggiorazione dello 0,40%);
  • il II° o Unico acconto scadrà il 30/11/2017

Per la cedolare secca sugli affitti, se le cose restano così come previste dal decreto in commento:

  • il saldo 2016 scadrà il 30/06/2017 (o successivi 30 giorni con maggiorazione dello 0,40%);
  • il I° acconto 2017 scadrà il 16/06/2017 (o successivi 30 giorni con maggiorazione dello 0,40%);
  • il II° o Unico acconto scadrà il 30/11/2017
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Prelevamenti fino a 5mila euro al mese e presunzioni fiscali

bancomatStop alle presunzioni per tutti: Arriva lo stop definitivo alla presunzione di maggiori compensi per i prelievi dei professionisti, già dichiarata incostituzionale dalla Consulta.

Tra le modifiche al D.L. n. 193 del 22 ottobre 2016, approvate il 10 novembre 2016 dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera durante l’iter di conversione, figura anche il c.d. “pacchetto semplificazioni”. Diverse sono le novità in tema di accertamento delle imposte, ma quella che risalta maggiormente riguarda le indagini finanziarie. Si modifica l’art. 32 comma 1 n. 2) del DPR 600/73, introducendo dei paletti all’utilizzabilità delle presunzioni: infatti, queste, in merito ai prelevamenti, potranno operare “per importi superiori a euro 1.000 giornalieri e, comunque, ad euro 5.000 mensili”.

La novità dei prelevamenti bancari riguarda anche le piccole imprese, oltre che i professionisti. Nulla cambia invece per tutti i contribuenti (lavoratori autonomi compresi), poiché rimane l’effetto presuntivo derivante dai versamenti non giustificati.

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Regime dei minimi: il tetto flessibile dei ricavi

taxAmpliata la platea di imprenditori e professionisti che possono accedere nel regime dei minimi.

Fatturare più della soglia massima prevista non farà uscire automaticamente dal regime forfetario. Dal 2017 le partite Iva che percepiscono ricavi superiori al tetto, variabile dai 30 mila ai 50 mila euro annui a seconda del tipo di attività esercitata, potranno mantenere il meccanismo sostitutivo pagando una differenza: in particolare, sarà dovuta un’imposta del 27% sulla quota eccedente il limite, mentre sulla parte ordinaria resterà applicabile il prelievo secco del 15%.

La possibilità di “sforamento” potrà essere invocata per due volte, anche in anni non consecutivi: alla terza, il contribuente transiterà nel regime ordinario. Lo prevede uno degli emendamenti al Decreto fiscale (Dl n. 193/2016) approvati dalle commissioni riunite bilancio e finanze della camera.

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Acconti delle Persone Fisiche senza P. IVA

irpefIl giorno 30 novembre 2016 scade il termine per il versamento dei secondi acconti delle imposte derivanti dalla liquidazione della dichiarazione dei redditi Unico/2016, in particolar modo gli acconti relativi alle persone fisiche non titolari di P. IVA riguardano:

  • IRPEF e relative addizionali regionali e comunali;
  • cedolare secca.
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IVA 2017: Comunicazione trimestrale fatture e liquidazioni periodiche

firma-docComunicazione trimestrale IVA 2017 cos’è come funziona obbligo nuovo spesometro per invio dati fatture emesse e ricevute e delle liquidazioni periodiche IVA.

La Comunicazione trimestrale IVA 2017, è una delle novità contenute nel decreto fiscale collegato alla nuova Legge di Bilancio 2017, il cui testo ha ricevuto già la bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato.

Questa grande, anzi, grandissima novità prevede, infatti, l’introduzione di nuovi adempimenti per i soggetti passivi IVA, al fine di ridurre l’evasione fiscale dell’IVA in Italia: la comunicazione trimestrale IVA dal 2017 che sostituirà il vecchio spesometro.

La comunicazione trimestrale IVA 2017 è la novità contenuta nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 che prevede:

  1. l’obbligo per i soggetti passivi IVA di trasmettere i dati delle fatture emesse o ricevute, non più una volta l’anno ma ogni 3 mesi;
  2. l’introduzione di una nuova comunicazione trimestrale per trasmettere all’Agenzia delle entrate, i dati riepilogativi di tutte le operazioni di liquidazione periodica IVA.
  3. che le nuove norme e adempimenti entrino in vigore a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre del 2017.

L’obiettivo del governo con l’introduzione del nuovo spesometro trimestrale analitico, è quello di combattere la grandissima evasione fiscale in tema IVA e di conseguenza aumentare il gettito dello Stato e dall’altro prevedere delle misure come il credito d’imposta, a favore dei contribuenti, che si vedranno aumentare i costi, visto i nuovi adempimenti delle 2 comunicazioni.

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Credito d’imposta interventi di bonifica dell’amianto

amiantoL’art 56 della Legge n° 221 del 2015 riconosce un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute nel 2016 dai soggetti titolari di reddito d’impresa per interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Le disposizioni attuative del contenuto normativo sopra richiamato sono demandate ad apposito Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ebbene il decreto in questione è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre.

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